Sabato 12 novembre presso il Centro servizi  di Alesso, grazie all’interessamento dei Comitati di difesa e valorizzazione del lago e quello della tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento, è stato proiettato il documentario “I custodi dell’acqua / la Carnia si ribella”, opera prima del regista Giulio Squarci di Paluzza e frutto di una produzione indipendente. Il filmato è stato già proiettato in diversi paesi e città d‘Italia. Dopo la prima a Cercivento il 22 marzo 2015, partecipa a diverse manifestazioni e riceve diversi premi, recentemente vince il Premio Internazionale Miglior Film di Antropologia Ambientale | 22° CineEco Seia (Portogallo) – “Festival Internacional de Cinema Ambiental da Serra da Estrela”.

In tutte le manifestazioni in cui ha partecipato il documentario ottiene l’attenzione degli addetti ai lavori, grazie alla tematica affrontata ma anche, probabilmente, per il modo con cui propone gli elementi narrativi. Il regista, utilizzando scelte espressive lontane dai toni esasperati di una inchiesta, riesce nell’intento di rappresentare un contesto il più vicino possibile alla realtà del fatto narrato, favorito dalla sua sensibilità di carnico, intimamente innamorato della sua terra e quindi connesso ai ritmi della natura e della sua gente.

“I custodi dell’acqua” racconta della sollevazione popolare che a partire dal 2009 contrasta la politica di gestione dell’acqua messa in atto. Per una comunità, da sempre abituata ad autogestirsi, vedersi privare del controllo di un bene prezioso come l’acqua non è accettabile, specie dopo aver constatato il rincaro esponenziale delle bollette. Questa situazione ha scosso profondamente gli animi, col risultato di stimolare il senso di appartenenza delle persone, sfociato nella ricerca del consenso degli altri e nella condivisione delle aspettative. Il documentario, attraverso le immagini ed i pensieri dei protagonisti, testimonia l’incontro delle persone per rinsaldare i legami e per tornare a perseguire insieme il bene comune, affrontando il tema dal punto di vista sociale ed umano. Va riconosciuto al regista, che ha scritto e diretto il documentario, anche il merito di aver dato voce alla sua gente.

Alla proiezione di Alesso hanno partecipato diverse persone, ma chi è stato impossibilitato a partecipare può sempre informarsi sui nuovi appuntamenti per le proiezioni sul sito I Custodi dell’acqua e sulla pagina Facebook del documentario. Per qualsiasi informazione si può scrivere all‘indirizzo: info@icustodidellacqua.it.

La serata di presentazione ad Alesso

Trailer